Nota informativa del Sindaco Mario Cicero

Pubblicata il 22/02/2022

Nel rispetto della verità

Abbiamo avuto il piacere di leggere l’intervento del maestro Enzo Sottile su argomenti che interessano la nostra comunità:  la salvaguardia del patrimonio monumentale, storico e culturale della nostra Castelbuono.
La lettera pubblicata su un blog locale mi offre lo spunto per approfondire questi argomenti, partendo proprio dalle considerazioni espresse in merito all'intervento di manutenzione dell’ex cabina elettrica “Russo”, ubicata all’entrata del centro storico. Sento l'obbligo di fare alcune considerazioni, per rispetto della storia e dell'impegno di coloro che hanno avuto un ruolo pubblico in questi decenni.
Con rispetto, mi sembra ingeneroso affermare che: “È incomprensibile e inaccettabile il ricorrente depauperamento delle memorie che resistono alle intemperie e al tempo ma non all’impietosa mano dell’uomo, quando ancora fortunosamente vive nel tessuto urbano e del paesaggio del nostro paese”.
Così come il passaggio: “Ancora una volta sento l’urgenza di manifestare il mio disagio e disappunto di fronte a interventi poco ragionati che impoveriscono il bagaglio culturale e storico che connota la nostra ragion d’essere in questo luogo, che paradossalmente sta divenendo un non luogo”.
Mi chiedo perché generalizzare sulle responsabilità? Perché non mettere date, nomi e cognomi di chi è stato causa dello sfascio denunciato dal Maestro Sottile? Perché fare passare il messaggio che questa comunità è stata ed è amministrata da barbari?
Caro Maestro Sottile Lei è a conoscenza dell’immensa stima che nutro nei sui confronti, per questo le chiedo di non essere generico su questi argomenti, di non fare un breve comunicato ma di esplicitare nei dettagli di cosa parla.
Per entrare nel merito degli argomenti da Lei affrontati, voglio dare un mio contributo cercando di  integrare la discussione con elementi di mia conoscenza per permettere a chi legge di avere chiaro il contesto politico e culturale nel quale sono maturate le trasformazioni urbanistiche della nostra Castelbuono, invitandola a integrare qualche mia dimenticanza. 
Andiamo con ordine. Sulla cabina elettrica “Russo” è giusto precisare che l’intervento è stato effettuato da Enel distribuzione con il suo ufficio patrimonio, noi abbiamo avuto il merito di aver sollecitato l’intervento di manutenzione, considerato lo stato di abbandono in cui si trovava da tempo.
Il nostro ufficio Urbanistica giorno 14 febbraio alle ore 9,30, nel corso di un sopralluogo, verifica che non si stavano rispettando le prescrizioni indicate dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, in merito al colore del prospetto; la Soprintendenza aveva infatti autorizzato la tinteggiatura del prospetto della cabina riprendendo il colore originario e mantenendo la conformazione esistente, sia per quanto riguarda le finestre che le nicchie degli isolatori. Si è appurato che i lavori che si stavano realizzando, cambiando il colore e distruggendo alcuni particolari dell costruzione, non rispettavano quelle prescrizioni.
Alla luce di tutto ciò, la mattina del 15 febbraio il Responsabile dell’Urbanistica ha emanato un provvedimento di denuncia inviato a tutte le autorità competenti evidenziando tutto ciò, e immediatamente dopo, è stata emanata e notificata l’ordinanza n.19 del 18.02.2022 per il ripristino dei luoghi.
Questa è la cronaca, in merito alla cabina “Russo”.
Entrando più specificatamente negli argomenti espressi nella lettera del maestro Sottile, mi sembra opportuno, come preannunciato, fare alcune precisazioni, per non fare passare quell’immagine di degrado, che normalmente si è portati a far emergere allorquando la responsabilità delle vicende negative che accadono nel nostro paese  appartengono ad altri.
In merito all’ex Mannite sono d’accordo, e le posso assicurare che nessuno più di me può condividere il suo ragionamento per motivazioni che non sto qui ad elencare; quando è stato effettuato quell’intervento di trasformazione urbanistica, infatti, non si è tenuto conto della destinazione d’uso che i progettisti del piano regolatore avevano attribuito a quella struttura, né si è tenuto conto della storia di quel fabbricato che sicuramente afferiva all’archeologia industriale, di Castelbuono.
Non ricordo tuttavia che negli anni in cui è stato fatto tale intervento, sia stato pubblicato un articolo, una lettera, siano state chieste informazioni in pubblico o in privato su quello che stava avvenendo nell’ex Mannite, parliamo degli anni 2013/2015. Perché solo oggi questa precisazione?
Come non ricordo nessuna protesta quando si sono cancellati o trasformati i Stazzuna o le fornaci per cuocere  la calce (carcara).
Evidenzio tutto ciò perché mi sembra inconcepibile denunciare a posteriori, sarebbe stato più logico affrontare le varie problematiche quando i misfatti si stavano consumando. 
La cosa che mi addolora di più è come mai, oltre ad evidenziare quanto di negativo accaduto, non si evidenziano gli interventi che abbiamo portato avanti in questi decenni per la salvaguardia del patrimonio monumentale e culturale del nostro Comune?
Abbiamo recuperato ed effettuato la dovuta manutenzione di tutto il patrimonio urbanistico pubblico: Castello, Casa Speciale, Badia, Palazzo Failla, Casa comunale, San Francesco, Liccia.
Castelbuono non ha più strutture pubbliche abbandonate e da recuperare. 
Mi sembra giusto ricordare il bellissimo arredo museale, gli interventi effettuati e che si stanno realizzando all'interno del Castello, la realizzazione per la manutenzione di alcuni spazi e la creazione di bagni adeguati per i visitatori, l’abbattimento delle barriere architettoniche che permetterà ai soggetti fragili di arrivare fino alla Cappella di Sant’Anna. Mi sembra giusto ricordare che la comunità di Castelbuono, per una scelta condivisa con il Museo Civico allora diretto dall’Ing. Adriana Scancarello e l’Amministrazione Comunale di allora, ha investito 100.000 € per il recupero delle Pale d’Altare all’interno della Chiesa del SS.Rosario.
Non voglio più dilungarmi, voglio soltanto ricordare l’ultimo intervento che stiamo realizzando, il recupero delle Edicole Votive sparse nel nostro centro urbano. L’incarico è stato affidato in queste settimane, per un importo di 140.000 €, ad un professionista castelbuonese tra i più affermati nel mondo del restauro, il Maestro Enzo Sottile.
Ho voluto evidenziare tutto ciò per far conoscere al mondo, quel mondo che ci guarda, legge, ci apprezza, viene a visitare Castelbuono, che il nostro non è un paese allo “sbando”, che questo Sindaco e questa Amministrazione si assumono le proprie responsabilità, ma non quelle dell’Enel o quelle che vanno ricondotte ad altre stagioni politiche.
Sento anche l’esigenza di ringraziare il maestro Enzo Sottile per lo stile e l’impegno dimostrato in quella breve stagione politica impegnato come Assessore alla Cultura del Comune di Castelbuono. Non l’abbiamo dimenticato, tant’è che ha ricoperto la carica di  Direttore del Museo Civico dal 2002 al 2008. 
Sicuramente quanto segnalato dal maestro Sottile è stato dettato dall’amore che sente per la nostra comunità, cosa diversa da altri che arrogandosi il diritto di giudicare tutti, architetti, ingegneri, restauratori, camerieri, agenti di commerci, sindaci, non perdono occasione per  attaccare in modo strumentale, polemico ed offensivo il sottoscritto e il “codazzo” che in questi anni ha dato il suo sostegno o chi ha accompagnato la gestione della cosa pubblica.
Purtroppo il geometra Barreca avvezzo ad offendere tutti coloro che non la pensano come lui, o meglio ancora che hanno stima di me, non ha perso occasione per denigrare l’attività dell’attuale Amministrazione prendendo spunto dalla vicenda della cabina Russo, che come si evince non è un intervento che compete il Comune, anzi stiamo operando per tutelare il patrimonio urbanistico del nostro paese, ordinando come detto prima il ripristino dei luoghi.
Per l’ennesima volta, spero e sono convinto che, malgrado le sferzanti polemiche, il paese reale e intellettualmente onesto apprezzi quello che stiamo portando avanti dal 1992 ad oggi, attraverso l'impegno di semplici cittadini e professionisti affermati che hanno mai avuto l’arroganza di dire di essere i migliori, ma che con umiltà hanno dato il loro contributo alla crescita culturale, sociale ed economica della nostra amata Castelbuono.


Facebook Twitter
torna all'inizio del contenuto